Rossetti, ombretti, mascara e ciprie: oltre metà del make-up utilizzato dalle donne di tutto il mondo proviene dall’Italia, grazie ai produttori conto terzi di eccellenza. Grandi marchi internazionali come Estée Lauder, Dior, Yves Saint Laurent e Lancôme si affidano a questi produttori per sviluppare e produrre non solo trucchi, ma anche creme per il viso, prodotti per il corpo e capelli e profumi. Secondo i dati di Cosmetica Italia, l’export di prodotti di bellezza ha raggiunto 4,8 miliardi di euro, con un incremento del 3,5%, e una bilancia commerciale record di oltre 2,7 miliardi. Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna rappresentano più di un terzo delle esportazioni.
Il “quadrilatero della cosmetica” tra Milano, Brianza, Bergamo e Crema ospita circa 500 aziende con fatturati in crescita costante e quote di export superiori all’80%.
La Lombardia si distingue con sei province specializzate nella produzione di cosmetici, tra cui Lodi, Cremona, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, e Como. La regione mostra alti valori aggiunti e costi del lavoro elevati. Secondo Giovanni Foresti di Intesa Sanpaolo, fattori come alte competenze chimiche, creatività, anticipazione delle tendenze e packaging accattivante hanno favorito la nascita di un meta-distretto altamente specializzato. Le imprese lombarde si distinguono per le brevi distanze negli approvvigionamenti, con una media di 74 km.
